2 nov. 2 Novembre 2005
La padella di ferro per le castagne, tutta bucherellata.
La vecchia Bianchi, che è ancora in cantina.
L’asticella per farmi arrivare all’interruttore della luce.
Gli orologi.
Il biglietto che gli avevo scritto a 17 anni e che non ha più tolto dal portafoglio.
La storia della luna.
I viaggi in treno.
Le parole crociate.
Il maggiolino verde bottiglia. C’è una foto di me sul maggiolino, che faccio finta di guidare. Ho un sacco di ricci e una faccetta tutta seria.
Io domani non ci vado, al cimitero.
Non ci vado mai, non ci vado da mesi.
Io mio papà voglio ricordamelo che si commuove sentendo la Tosca, o che tiene in braccio mio nipote, o che si spaventa quando il gatto gli salta in braccio all’improvviso.
Io voglio ricordarmelo così, e al cimitero non ci vado.
Secondo me lui capisce.