Italiani brava gente 16 Novembre 2003
Allora, io adesso non so, peró vedere quella fila di macchine che non finiva mai un brivido me l’ha dato. Ma non é colpa mia, ce l’ho nel dna, sono italiana, sono naturalmente portata alla lacrima facile di fronte a bambini, cani maltrattati e Totti che canta l’inno nazionale.
Sono sentimentale, canto canzoni dedicate alla mamma, guardo Totó, sono devota a Padre Pio e mi commuovo davanti alle storie di Maria De Filippi, con le famiglie che fanno pace dopo tanti anni perchè la mamma sta per morire e i padri che ritrovano i figli dopo averli abbandonati in un cassonetto da piccoli. E voi, brava gente di Roma che ieri avete riempito le strade per guardare da vicino quel corteo di macchine? Le avete viste bene le bare, sí? Avete fatto anche un bell’applauso, si vedeva che eravate commossi davvero. Ma é giusto cosí, l’italiano é buono, si commuove. Peró, credetemi, a quei ragazzi rendereste più onore in altri modi che non quello di fare un applauso mentre vi asciugate le lacrime per poi tornare a casa e dimenticare prontamente tutto quanto. Perché loro pensavano di essere lí per la pace, almeno spero lo pensassero, che poi fosse cosí o meno adesso non conta. E voi cosa fate dopo aver applaudito quelle bare, dopo aver fatto lo sciopero dei blog per un giorno in segno di rispetto? Continuate a schifare quel carico di rifiuti umani che sbarca ogni giorno da noi? Continuate a lamentarvi che vi rubano il lavoro? Continuate a pensare che le cose finchè succedono agli altri sono affari loro, basta che non vi tocchino l’orticello? Allora non dovevate essere lí ad applaudire. Perché a quei ragazzi non avete reso onore con quell’applauso ipocrita e buonista da tipico italiano del cazzo.
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