L’angolo delle confessioni 20 Settembre 2003
Quando vedo “I cento passi” piango, infallibilmente.
Non mi dispiacerebbe un assaggino di Robbie Williams.
Quando ero piccola volevo fare la giornalaia.
O, in alternativa, la cassiera del super (mi piacevano i bottoncini colorati delle casse).
Non so farmi una manicure come si deve.
Mi piace l’odore della naftalina (solo certi tipi).
E quello della benzina.
Devo pagare multe vecchie di 3 anni.
Ho lacrimato anche quando é morto il dottor Greene.
Anche se sono la prima ad ammettere che quella puntata potevano risparmiarsela ed evitare di sollecitare lacrime dagli spettatori, tanto avevo già dato quando Greene dice a Carter Segna tu il passo e quando Carter si mette al collo il suo stetoscopio.
La metà delle cose che faccio mi imbarazza.
L’altra metà mi fa inorridire.
L’altra metà mi piace molto.
L’altra metà mi fa pensare di essere un genio.
A volte quando sono in macchina urlo veramente molto forte.
Contro qualcuno, non cosí a caso.
Almeno, quasi mai cosí a caso.
Non sono mai stata capace di schiacciare i brufoli.
Una volta ho scoperto un punto nero in una zona che di solito non si esamina tutti i giorni, e questo probabilmente era lí da mesi che aveva acceso il mutuo per la casa e aveva piantato zucchine e cicoria nell’orticello. Quando l’ho schiacciato non é venuto fuori solo lui, sono venute fuori intere generazioni.
A volte mi sento molto ignorante.
Il primo bacio mi ha fatto schifo.
So tutta la coreografia di Night Fever.
E di Disco Inferno.
E di YMCA.
A volte (solo d’inverno) mi depilo una gamba, poi non ho più voglia e l’altra la depilo due giorni dopo.
Mi vergogno di tifare Milan. E non per la B.
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